INTRODUZIONE
La preparazione che vi verrà suggerita non è e non può essere un abito su misura.
Un amatore che non sia un atleta evoluto ha soprattutto necessità di apprendere i parametri più importanti per la preparazione, necessari e sufficienti ad ottenere un risultato apprezzabile.
Ho sempre personalmente guardato con sospetto le famose “tabelle” di allenamento che da sempre le riviste specializzate, alcuni tecnici blasonati e tanti altri soggetti predispongono a uso e consumo di chi si allena. Questo non perché sia contrario alla programmazione delle preparazioni, ma perché la tabella “oggettiva”, propinata “erga omnes” cioè per chiunque, la trovo poco seria.
L’atleta è un soggetto con tutta una serie di parametri. Alcuni di questi li relazionerò di seguito, tutti parametri importanti che però non sono assolutamente sufficienti.
Per arrivare alla tabella soggettiva, non quella oggettiva, a mio parere è necessario conoscere il tecnico, avere con lui un approccio confidenziale, fare i primi allenamenti nei quali il tecnico, se è preparato e ha quello che definisco l’intuitus athletae, cioè un’intuizione sulle vostre attitudini alla corsa, una verifica della vostra tecnica di corsa, sempre collegata all’anagrafe, contezza del vostro recupero, della vostra velocità di base, della vostra postura ecc. avrà, probabilmente, compreso quali sono i vostri punti di forza, quelli di debolezza, le prospettive di miglioramento e varie altre cose.
PARAMENTRI DI RIFERIMENTO
A – DATO PREGRESSO
Chi già corre ed ha dei dati cronometrici di riferimento, magari fatti in gare federali, avrà maggiormente chiaro l’obiettivo del tempo. Per chi è alle prime armi, o corre da tempo senza essersi mai allenato in modo specifico, sarà un processo un po’ più lungo capire le potenzialità e di conseguenza gli obiettivi.
È importante anche l’aver praticato attività fisica, e soprattutto sport di endurance (nuoto, ciclismo, canottaggio) o che richiedono una preparazione atletica.
Sicuramente chi ha un fisico già allenato ed abituato alla fatica, è avvantaggiato e potrà impegare meno tempo ad ottenere un buono stato di forma.
B – DATO ANAGRAFICO
Gli under 30 purtroppo sono perle rare e lavorare con questa fascia di età e certamente più facile e gli obiettivi più facilmente raggiungibili. Ma dai risultati assoluti degli ultimi anni, si capisce che anche in età più matura, si può correre molto forte, soprattutto se si ha un corretto stile di vita, un fisico atletico, una mentalità da agonista, tempo di correre e coriaceità, oltre ad avere la fortuna di non infortunarsi!
Nel nostro vastissimo campione di atleti allenati, abbiamo verificato che se l’atleta non ha superato il mezzo secolo, non corre da quando era ragazzo, i margini di miglioramento, più che probabili sono certi.
Anche dai 50 ai 60 anni, se non si è mai affrontata una preparazione seria, i risultati sono più che probabili.
C – STRUTTURA FISICA
La struttura fisica è un altro importantissimo parametro.
Nella corsa il peso del nostro corpo è come uno zaino che ci portiamo dietro, quindi più è leggero e più è probabile correre forte. L’atleta che ha un peso da 10 kg a 1 kg inferiore al numero dei centimetri di altezza, è sicuramente avvantaggiato. Per coloro che sono sovrappeso il primo impegno sarà quello di unire dieta a corsa, ogni chilo perso, in genere rappresenta un vantaggio cronometrico di tre secondi, in alcuni casi anche di più.
Il mio consiglio è:
– di prendere questi allenamenti come un bagaglio culturale della vostra vita di atleta, che vi permetterà sempre di avere delle nozioni di base universali
– di essere COSTANTI, negli allenamenti. La continuità è molto importante. Se per infortunio, influenza, problemi familiari si debbono saltare degli allenamenti, non avere fretta di recuperare. Si riprende magari la settimana successiva
– se riuscite a partecipare ai nostri appuntamenti di gruppo, o anche ad essere virtualmente con gli altri a fare lo stesso allenamento, sicuramente la COMPAGNIA è molto importante
– se siete persone che sono stimolate quando monitorate, allora servitevi dei nostri tecnici che vi daranno una mano ad affrontare l’allenamento al meglio
della durata di 3 settimane
Fase di costruzione nella quale dovremo aumentare i globuli rossi e potenziarci organicamente.
Faremo tre dei quattro allenamenti (potenziamento, salite, medio veloce, lungo), escluse le ripetute
della durata di 7 settimane
In queste settimane ci si allenerà in modo specifico per preparare la gara obiettivo.
Il numero di chilometri del lungo, del medio veloce e del totale delle ripetute andranno ad aumentare.
della durata di 2 settimane
Nelle ultime due settimane prima della gara, il nostro obiettivo è SCARICARE cioè alleggerire il peso della preparazione ed arrivare alla gara più “leggeri” possibile.
CHI È LUCIANO DUCHI
Per i pochi che non lo conoscono, Luciano Duchi è prima di tutto un grande appassionato, un uomo che ha dedicato la sua vita all’atletica leggera, prima come atleta (corsa, lanci, salti, decathlon e poi la strada), poi come organizzatore (ha inventato nel 1974 la RomaOstia e fondato nel 1976 il Gruppo Sportivo Bancari Romani, oggi GSBRun, terza società in Italia con i suoi oltre mille iscritti).
Ma Luciano Duchi è stato anche un allenatore, ed ha avuto tra i suoi allievi centinaia di amatori. Ha allenato su distanze di mezzofondo e fondo, soprattutto dai 10 km alle maratone.
I NOSTRI TECNICI
47 anni, da quasi 14 anni nel GSBRun (da quasi 10 anche Consigliere) e da altrettanto tempo al seguito del DT Luciano Duchi, con il quale, stante l’ormai consolidato legame affettivo e familiare, ha il piacere di condividere interessanti spunti di riflessione sullo sport in generale e sul mondo della corsa in particolare e grazie al quale sta tentando un faticoso percorso di catarsi dalle smanie calcistiche.
Della metodologia di Coach Duchi sposa in particolare l’aspetto legato al “consigliare”, stante l’età media non più green ed il consolidamento personale e professionale della maggioranza degli atleti master.
Nel 2023 è diventato istruttore tecnico della Federazione Italiana di Atletica Leggera.
Roberto Del Negro, da ormai piu di 10 anni corre con il Gruppo Sportivo Bancari Romani.
Ex calciatore, ex arbitro di calcio, ex bersagliere. Nel 2010 si è trasferito da Pesaro a Roma ed è entrato a far parte della famiglia GSBR (galeotta fu la prima Roma Ostia).
Decide di affidarsi al “guru” Luciano Duchi e ancora oggi ogni confronto con lui è un prezioso arricchimento. Ama le preparazioni mirate che lo hanno portato oltre i 40 anni a correre 34’39” sui 10 km, 1h15’35” nella mezza maratona e 2h42’33 in maratona.
Ha corso centinaia di gare orgogliosamente con la canotta GSBRun in Italia e all’estero (Berlino, Rotterdam, Barcellona, Valencia, ecc.). Ha svolto il servizio pacer in mezza maratona e in maratona.
Ha corso in pista con le chiodate, ha corso addirittura un’ultramaratona di 70 km di notte nei boschi berlinesi. Perché per lui la corsa, oltre a passione, divertimento, benessere fisico e mentale, è anche sperimentazione e analisi delle proprie capacità. Non bastano le proprie sensazioni, bisogna affidarsi al giusto tecnico, allenarsi magari in gruppo e imparare i segreti dai migliori.
Il suo motto: “In ogni corsa c’è un arrivo ma nella corsa non bisogna mai sentirsi arrivati!”
Nel 2021 è diventato istruttore tecnico della Federazione Italiana di Atletica Leggera
Ex acrobata, da sempre Kiter, la sua carriera podistica inizia con i “Bancari Romani” nel 2009.
Nel 2019, a quasi cinquant’anni, ha cominciato a seguire gli allenamenti di Luciano Duchi, conoscendo così la pista ed un gruppo di atleti, amici e compagni di squadra.
Allenamenti che lo hanno portato nello stesso anno a migliorarsi moltissimo su tutte le distanze fino a chiudere una maratona in 3 ore.
Nel 2021 è diventato istruttore tecnico della Federazione Italiana di Atletica Leggera.
Più di 15 gli anni di assidua militanza con il GSBRun. Ha iniziato a correre per recuperare da un infortunio tennistico e non ha più smesso. Ha corso più di 500 gare, anche maratone, spesso all’estero. Ha fatto tesoro degli insegnamenti del coach Duchi adattandoli alle caratteristiche medie dell’amatore che deve trovare un equilibrio tra vita quotidiana e corsa, rendendo quest’ultima una fonte di salute e di stabilità personale
Negli anni ha acquisito un bagaglio di esperienza sul campo e di studio che gli ha consentito di far vivere la corsa come puro divertimento, uno scarico dallo stress ma, anche, attraverso la costanza negli allenamenti, la programmazione e l’adozione di sane regole di vita, un modo per migliorare gradualmente le performance agonistiche.
II suoi mantra: evitare gli infortuni, divertirsi sempre, fare gruppo indipendentemente dalle prestazioni, vivere sempre intensamente le emozioni con vecchi e nuovi amici, mettere la passione nelle cose.
Nel 2023 è diventato istruttore tecnico della Federazione Italiana di Atletica Leggera.